venerdì 2 marzo 2012

Sally Can't Dance sta tornando

Se vi state chiedendo dove sia il limite della sperimentazione musicale in Cina, quanto rumore possa fare un 80后 disilluso, o fino a che punto l'assenza di ogni melodia può essere ancora definita musica, allora alcune risposte le potete trovare questo fine settimana a Pechino, al Sally Can't Dance, rassegna di due giorni avant-rumorista, impro-sperimentale, che in questa quarta edizione raccoglie il meglio (molti direbbero "il peggio") della sperimentazione non accademica di tutta la Cina.
Questo mini-festival si era finora svolto al D-22, mitico locale di Pechino, chiuso poche settimane fa, e quest'anno si svolgerà in un nuovo locale ancora senza nome, ma che sembra essere destinato a diventare nelle prossime settimane proprio la nuova incarnazione del D-22.
Sull'ottimo Pangbianr (che quest'anno è tra gli organizzatori) potete trovare tutte le informazioni e il programma.
Negli anni passati Sally Can't Dance ha visto la partecipazione anche di ospiti internazionali importanti come il chitarrista Fred Frith, quest'anno invece i musicisti sono tutti cinesi, e alcuni di loro si vedono raramente a Pechino. Così oltre a soddisfare tutte le vostre curiosità sui suoni più estremi prodotti in Cina, potrete visitare quello che molto probabilmente sarà il nuovo D-22 e, magari, finalmente capire anche perché un festival musicale pechinese ha prende il nome da una canzone di Lou Reed.

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